La decisione

Della stessa autrice avevo letto "Le dame di carità" ed avevo già avuto modo di apprezzare lo stile di narrazione asciutto e diretto, senza digressioni, quasi una sceneggiatura in cui il lettore può far correre la propria immaginazione. In questo breve giallo si concentra una storia dai risvolti umani ben più ampi, in cui le passioni alla fine trovano il loro epilogo. Una lettura piacevole e intrigante.

Un uomo schiacciato dal rimorso per aver investito e ucciso un bambino decide di suicidarsi. Ma prima vuole recarsi alla tomba del bambino e camminando lungo i vialetti del cimitero si trova davanti a una scoperta sconvolgente che lo fa desistere dal suicidio e dà l’avvio a una narrazione avvincente e ricca di colpi di scena. Il protagonista scoprirà come dietro quel mistero si nasconde un delitto nato dalle ipocrisie e dai vizi della provincia italiana e messo in atto con raffinato ingegno criminale.

Apprezzo molto l’autrice di cui ho letto anche i precedenti libri. Qui conferma il suo talento nell’articolare storie affatto scontate, ambientate in luoghi e situazioni descritti con cura e in maniera tanto particolareggiata da catturare l’attenzione e portare “dentro” la storia sin dal principio, al punto da non poter sospendere la lettura che scorre veloce e avvincente. L’inizio vede la morte di un bambino e il finale, inatteso e sorprendente con coinvolgimento di un insospettabile, invita a riflessioni su valori morali e senso di giustizia. Si rimane con il fiato sospeso fino all’ultima pagina in un intreccio di eventi, intuizioni e sentimenti.