Recensione di “I delitti della vedova rossa” di Carter Dickson edito Polillo editore 📚📚📚📚📚 La collana “I bassotti” ci regala queste perle mistery dei primi del ‘900 da sempre. Il romanzo di Dickson non è da meno: un giallo stupendo, basato sull’intuizione, sulle prove, sugli alibi e sui moventi. In particolare, qui ci troviamo di fronte all’enigma della camera chiusa: come può essere commesso un delitto se nessuno può entrare e nessuno può uscire? Un libro avvincente e incalzante, dialoghi serrati, descrizioni accurate ma mai noiose. Da leggere assolutamente
I delitti della vedova rossa
Una stanza può uccidere? A questa bizzarra domanda Lord Mantling, eccentrico erede di una famiglia di industriali e appassionato di armi primitive, è deciso a dare una risposta prima che la sua antica dimora londinese venga demolita. Il locale in questione ha un nome curioso e dalle origini oscure, la Camera della Vedova Rossa, e una particolarità: dal 1803 in poi al suo interno sono morte ben quattro persone, tutte in modo misterioso e tutte rigorosamente sole. Negli anni la stanza è stata esaminata più volte da cima a fondo, ma senza che emergesse nulla; del resto, anche l'effetto di un ipotetico veleno nascosto chissà dove sarebbe sicuramente svanito col passare del tempo. Così il padrone di casa convoca un gruppo di amici, tra i quali il famoso criminologo Sir Henry Merrivale, perché prendano parte a uno strano gioco d'azzardo: chi tra loro estrarrà da un mazzo la carta più alta dovrà trascorrere due ore da solo nella stanza maledetta. Il sorteggiato potrà contare sulla vigile presenza degli altri al di là della porta, che ogni quindici minuti lo chiameranno per sincerarsi che sia tutto sotto controllo. Dapprima sembra che le cose vadano per il meglio, poi dietro quella porta. Dal massimo specialista di "delitti della camera chiusa" un enigma del 1935 che il lettore troverà di difficilissima soluzione.
-
Autore:
-
Traduttore:
-
Editore:
-
Collana:
-
Anno edizione:2021
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
-
Chiara 02 novembre 2023da leggere
-
ROBERTO PILLITTERI 12 novembre 2011
John Dickson Carr è il maestro dei gialli che si incentrano sulla "camera chiusa", ovvero su un luogo ove avviene il delitto, in cui, apparentemente,il crimine non poteva essere commesso: il locale era sprangato, le chiavi erano all'interno, le finestre erano e sono rimaste chiuse etc.... Ma nella camera della "Vedova Rossa" un delitto ha luogo, ed è assolutamente incomprensibile come esso si sia potuto verificare, anzi, all'inizio, non si neppure come sia stato ucciso un personaggio che.... un'ora dopo l'assassinio parlava e diceva agli altri protagonisti di esser in ottime condizioni. Toccherà a Sir Henry Merrivale, tanto pieno di sé, quanto geniale nelle intuizioni (io ci vedo molti tratti di uno Sherlock Holmes redivivo), risolvere il mistero: ma prima la camera della "Vedova Rossa" reclamerà una nuova vittima Semplicemente imperdibile !!! PS Io non ho individuato chi sia stato a commettere i delitti.Provate voi!
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.lafeltrinelli.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare productsafety@feltrinelli.it