«Delitto e castigo». La guerra della Russia di Putin in Ucraina
La "comunicazione" non è più la fase di un processo prima creativo, poi distributivo e alla fine di fruizione. È un vero e proprio ambiente al tempo stesso immateriale, tecnologico e ideologico, in cui tutti i soggetti, dal produttore al consumatore, vivono e agiscono convergendo e conflittuando contemporaneamente. È dunque un teatro in cui palco, platea e cabina di regia sono integrati. Ancora di più: sono ibridati. Ecco perché la comunicazione è rapidamente passata da forte strumento ancillare a fortissima arma nei contesti di guerra. Ed ecco perché essa svolge al tempo stesso un ruolo cognitivo pubblico (che produce consapevolezza), un ruolo propagandistico di parte (che produce spaesamento e falsificazione), un ruolo di rappresentazione legittima e abusiva degli interessi in campo, un ruolo di pacificazione e di speranza costruendo le narrative ricompositive. Ce ne è abbastanza per invocare un ruolo interpretativo e critico almeno nelle università in cui essa si insegna.
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Anno edizione:2022
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In commercio dal:18 novembre 2022
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