Come ho scritto ad una mia amica mentre le consigliavo di leggere questo scritto:"è brutto dire che è meraviglioso perchè parla di morte,perchè è raccontato con gli occhi della morte".... Fa parte di quei libri che creano dipendenza...quelli in cui non vedi l'ora di finire la giornata lavorativa per poter tornare a casa e leggere un altro capitolo. Scoprire quante cose non hanno funzionato nella sicurezza quel giorno,quante vite potevano essere risparmiate,quanti pochi minuti hanno fatto tutta la differenza sul numero delle vittime finali sull'isola di Utoya. Scoprire come una persona "invisibile" agli occhi di molti possa essersi trasformato in un carnefice. Emozionante!!!
Uno di noi. La storia di Anders Breivik
«Come A sangue freddo di Capote, una ricostruzione così precisa che dovrebbe essere fatta studfare nelle scuole di giornalismo» - The New York Times
Il 22 luglio 2011, Anders Breivik uccide settantasette persone. Vestito da poliziotto, irrompe tra i giovani che partecipano al meeting annuale dei laburisti norvegesi sull'isola di Utoya, a circa trenta chilometri da Oslo. L'uomo è in divisa, e forse per questo all'inizio nessuno bada al fatto che tra le mani ha una mitraglietta. All'improvviso la impugna e apre il fuoco. Poi usa un fucile da caccia, un'arma automatica e una pistola, mentre attorno a lui i ragazzi cercano inutilmente una via d'uscita. Dopo l'attentato e durante il processo che ne è seguito tutto il mondo ha iniziato a porsi delle domande, come è potuto accadere? Perché è accaduto? E chi è Anders Breivik? Åsne Seierstad si è trovata in una posizione unica per interrogarsi sulla vicenda: corrispondente di guerra pluripremiata, si è occupata per anni di persone coinvolte in conflitti violenti. Qui, per la prima volta, si interroga su ciò che è avvenuto a casa sua, nel suo Paese, basandosi su un corpus enorme di deposizioni, interviste ad amici e familiari, registri comunali, testimonianze, generando una ricostruzione così precisa che per il New York Times "dovrebbe essere fatta studiare nelle scuole di giornalismo". Descrive un personaggio irripetibi1e e le sue turbe ma anche il contesto da cui proviene, la famiglia in cui è cresciuto, il sentiero scosceso che lo ha portato a macchiarsi di un delitto che non si può spiegare.
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Autore:
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Anno edizione:2017
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Cristiano 20 ottobre 2021Un grande lavoro
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Asne Seierstad ci aveva abituato a libri di carattere più narrativo (Il libraio di Kabul), con quest'opera invece dimostra tutte le sue capacità giornalistiche. Si parte dall'esame puntuale e attento di una gran mole di documentazione, per ricostruire con uno stile narrativo, scorrevole e mai pesante, l'ambiente familiare e sociale in cui è maturato Breivik, l'autore della strage di Utoya. Il risultato, dal punto di vista della scrittura, è da dieci e lode. Un'autrice che continuerò a seguire.
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