Dialogue (Rudy Van Gelder)

Strumento misconosciuto e un po' sfigato, il vibrafono ha avuto uno dei suoi più grandi interpreti in Bobby Hutcherson, qui nel suo album migliore, che ha nell'interazione fra i musicisti il suo punto di forza, uno degli esempi più belli del modernismo Blue Note di metà anni '60, che sviluppava le innovazioni di Davis e Coltrane e si affiancava a quello che oggi chiamiamo free jazz. Contributo decisivo di Andrew Hill in una delle sue rare apparizioni in dischi altrui.

Primo disco pubblicato da Hutcherson come leader, resta a mio avviso uno dei migliori. Spettacolare la band; solo a leggere i nomi dei musicisti si resta a bocca aperta davanti al pauroso schieramento di talenti disponibili nella New York dell'epoca.Il repertorio è equamente diviso tra brani del pianista Andrew Hill e del batterista Joe Chambers. Da notare quella che è forse l'unica apparizione discografica di Sam Rivers al clarinetto basso.