Il diavolo porta le unghie rosse

Una bambina cresce negli appassionati anni cinquanta e viene preparata a diventare una futura “brava ragazza” da marito e giudiziosa madre di famiglia. Questo libro racconta mondo di piccoli affetti e di libertà negata, racconta di quando le esperienze, o addirittura i sogni, erano capaci di riempire il cuore e la mente dei più terribili sensi di colpa ed i quando il peso delle tradizioni, il giudizio dei vicini e l’amore stesso di quelli di casa riuscivano a ferire seriamente le tenere coscienze dei ragazzi e dei giovani. Sullo sfondo, la campagna immobile della Valnerina e il dramma di Terni, la “città rossa”, dove la grande acciaieria sacrificata ai piani europei di ammodernamento, licenziava duemila persone e condannava intere famiglie a pagare ancora una volta il pesante tributo richiesto alla gente comune da avvenimenti che la sovrastavano e che non riesce a capire. Esperienze queste che non impediranno alla piccola futura donna di tentare un cammino diverso e di trovare una sua strada. Il romanzo si ispira ad episodi accaduti nella storia della città di Terni e li rielabora liberamente. Anche i nomi dei luoghi e delle persone sono frutto di fantasia.