Dicono di noi

Non male. Non posso dire di aver adorato questo libro, ma penso sia una lettura adolescenziale degna di essere definita tale.

ha soddisfatto le mie aspettative anche se spero in un sequel che probabilmente non ci sarà merita

Il libro è semplicemente scritto male, non da un punto di vista sintattico-grammaticale, ma da uno di costruzione e organizzazione di personaggi e svolgimento della storia; se non fosse stato così corto e io non fossi stata decisa a recensirlo, l’avrei lasciato perdere al terzo capitolo. A parte le due protagoniste (e anche lì la caratterizzazione è discutibile), i personaggi sono privi di alcuno spessore, unidimensionali: nella maggior parte dei casi risultano nomi buttati lì con un unico interesse o caratteristica, e in un caso non c’è neanche questo. Tutte le relazioni, che siano romantiche, di amicizia o con i genitori, sono trattate in modo estremamente superficiale: quelle che dovrebbero durare da una vita sono completamente vuote (Diana, Arianna e Luca potrebbero benissimo essersi incontrati meno di una settimana prima dell’inizio del libro e non avrei percepito alcuna differenza nel loro rapporto, anzi, sarebbe stato meno estraniante) e quelle che nascono con la storia non vengono effettivamente costruite, semplicemente affermate dai personaggi dopo poco tempo (“è la persona più importante della mia vita” Come? Quando? Perché? Se non mi racconti niente, tutto risulta falso e piatto). Tutti i personaggi, perfino quelli a cui abbiamo accesso diretto, hanno cambiamenti di umore e di sentimenti rapidissimi, inspiegabili e decisamente poco realistici. Non ci vengono descritti luoghi, situazioni o persone (no, non considero “colore di capelli e occhi” una descrizione accettabile). I momenti più dettagliati sono quelli erotici e quelli passati su Instagram, tutto il resto fluttua in un limbo vago. Non ho niente da ridire sulla storia di per sè, ma tutto, in generale, accade talmente velocemente da risultare ridicolo. Sembra essere una prima stesura del libro, dove la trama è buttata lì nei suoi snodi fondamentali e tutto il resto è abbozzato in attesa di un futuro, inevitabile approfondimento. Il libro è poi costellato di piccole riflessioni sui social, chiaramente specchio delle idee dell’autrice, youtuber e influencer; tralasciando il fatto che a me non sembrano molto significative in assoluto, tali considerazioni spiccano poco articolate e incongruenti con il resto, non essendo particolarmente integrate con la storia. Mi sono ripromessa di essere il più fredda possibile, ma sento di dover fare una menzione speciale alla presenza della “vocina nella testa”, a cui entrambe le protagoniste rispondono: questo è toccare il fondo e mettersi a scavare. Non vedo una cosa del genere da fanfiction di infimo livello lette su Wattpad nel lontano 2015. E almeno per quelle non ho dovuto pagare. Quando ho comprato questo libro non cercavo un capolavoro. Ma il genere “adolescenziale” non è sinonimo di qualità scadente e sarebbe bello se smettessimo di trattarlo come se lo fosse: meritiamo di meglio. Fate di meglio.