Ho acquistato questo libro perché, pur non amando alla follia la sua autrice, ne apprezzo molto la vena graffiante ed i giudizi taglienti. Purtroppo qui dentro ne ho trovati pochi anche se, lo devo confessare, molti degli episodi raccontati sono estremamente divertenti. Soprattutto, secondo me, quello in cui l’autrice narra di un viaggio in Israele. Certo non si tratta di un capolavoro che resterà nella storia, ma è estremamente godibile ed a tratti divertente. Apprezzo il fatto che lo stile sia leggero e scanzonato, il che permette di immergersi nella lettura senza alcuno sforzo. Consigliato per chi cerca una lettura divertente e di non troppo impegno.
Dieci piccoli infami. Gli sciagurati incontri che ci rendono persone peggiori
Dieci capitoli, ognuno dedicato a una persona che, per un giorno o tutta la vita, mi ha reso un po’ più cattiva. Persone come tante, come quelle che anche voi avete incontrato. E che io non ho perdonato.
La migliore amica che tradì la sua fiducia dopo cinque anni, quelli delle elementari, di complicità ininterrotta e simbiosi pressoché totale. Un parrucchiere anarchico, poco incline all’ascolto delle clienti e molto a gestire taglio e colore in assoluta libertà. Il primo ragazzo a essersi rivolto a lei chiamandola gentilmente “signora”. Un ex fidanzato soprannominato Mister Amuchina per la sua ossessione paranoide verso l’igiene e l’ordine, prima che un incidente ponesse provvidenzialmente fine all’asettica relazione. La suora che avrebbe voluto fare di lei la prima “Santa Selvaggia” della storia. Sono solo alcuni dei personaggi inseriti da Selvaggia Lucarelli nella sua personalissima blacklist, un girotondo di piccoli infami che, più o meno inconsapevolmente, l’hanno trasformata anche solo per pochi minuti in una persona peggiore. Dopo il grande successo di Che ci importa del mondo, suo romanzo d’esordio, Selvaggia Lucarelli ci consegna un libro scritto con sincerità, autoironia e con il suo inconfondibile stile corrosivo. Perché Dieci piccoli infami non è solo una rassegna di incontri sciagurati ma un’autentica resa dei conti: con i mostri più o meno terribili in cui inciampiamo nella vita e anche un po’ con la nostra capacità di riderne e di (non riuscire proprio a) perdonare.
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Anno edizione:2017
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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SILVIA GIANNETTI 17 maggio 2018
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IL LIBRO E' MOLTO CARINO!
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BARBARA BETTO 01 agosto 2017
E’ un libro che mi trovo a consigliare soprattutto in questo periodo estivo in cui si ha poca voglia di fare qualsiasi cosa. Sono poche pagine, scritte in maniera fluida e piacevole e soprattutto ti ritrovi, senza volerlo, a fare un po’ di psicoanalisi ragionando su chi ti ha affiancato in questi anni e su quello che potrebbe, in qualche modo, averti segnato o ferito. Piccole cose che con il passare degli anni ti potrebbero aver portato a limare un po’ di più il tuo carattere, rendendo spigolosi angoli che prima erano pacificamente smussati.
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