Recensioni Diverso lontano incomprensibile

Diverso lontano incomprensibile di Vanessa Tagliabue Yorke
Un disco che giunge a coronamento di anni di studio e perfezionamento, una dichiarazione molto forte da parte della cantante, che è autrice della maggior parte delle musiche, dei testi e degli arrangiamenti. Vanessa ha cercato in tutti i modi di eludere una certa idea di armonia, traendo ispirazione dalla musica orientale e mediorientale, dalla musica spettrale francese del Novecento e in parte dal free jazz. Le diverse lingue in cui ha cantato consentono alla sua ricerca timbrica di svilupparsi verso idiomi diversificati che contengono un diverso approccio ritmico e melodico, accenti e intenzioni diverse da quelle consuete. A fianco di una formazione più propriamente jazz composta da Francesco Bearzatti al clarinetto, Paolo Birro al pianoforte, Enrico Terragnoli alla chitarra elettrica, banjo e podofono, Salvatore Maiore al violoncello e contrabbasso, Giovanni Maier al contrabbasso e Michele Rabbia alla batteria si affiancano musicisti di formazione classica come Laura Masotto al violino, Stefano Menato al clarinetto secondo e Cmelody sax, Eva Impellizzeri alla viola e Leonardo Sapere al violoncello.)
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