Nel bellissimo "I sommersi e i salvati" Levi parla della zona grigia, della "lotta tra poveri" che lo accolse ad Auschwitz al posto di quel sentimento di unione e solidarietà, tra compagni di un male troppo grande, che ci si sarebbe aspettato. Per certi versi anche questo racconto lungo, limpido e onesto, parla di una zona grigia, delle sfumature che intercorsero tra "il bianco" della lotta partigiana e "il nero" della Repubblica di Salò, di come Terzi, allora diciottenne, appartenente ad una famiglia di funzionari al servizio del regime, ha vissuto quegli anni e ha compiuto certe scelte. Un libro sincero. Bello. P.s.:Ovviamente in classifica ci finiscono sempre le sfumature di grigio sbagliate.
