Early Perspectives

“Early Perspectives” è l’album d’esordio di Francesco Zampini. Nei tre anni di studio passati insieme, Francesco, dopo una breve fase in cui aveva ancora una comprensibile e anche invidiabile giovanile incertezza circa la vita e la musica, ha sviluppato un convincimento quasi dogmatico, in cui mi sono in parte riconosciuto, che lo ha portato a sviluppare una irriducibile determinazione nel perseguire attraverso lo studio il raggiungimento dei suoi obiettivi musicali. In due anni ha così bruciato le tappe maturando un timing evoluto, un aspetto armonico mediato dai pianisti, e naturalmente lo sviluppo di un linguaggio melodico complesso e contemporaneo. Tutto questo lo si avverte fin dalla prima traccia dell’album, un brano dove composizione e rivisitazione, in questo caso si tratta di “All The Things You Are”, si fondono con naturalezza. Con l’eccezione di “Nobody Else But Me”, celebre standard e “The Dark Side of The Blues” brano originale di Dimitri Espinoza, si devono alla sua scrittura tutti gli altri brani qui suonati. Francesco, figlio d’arte, e probabilmente a motivo di questo in possesso di una musicalità di “ vecchia data”, visto che deve aver ascoltato musica prima ancora di nascere, ha capacità compositive ed esecutive di alto livello, dimostrando ampiamente di meritarsi la compagnia di Lello Pareti al contrabbasso e Walter Paoli, due formidabili musicisti che permettono a questo trio di portare la musica attraverso la concezione di dinamiche e spazi raffinati e articolati, in cui attualità e tradizione si trovano coerentemente e inevitabilmente insieme. Umberto Fiorentino