(Craiova 1854 - Bucarest 1920) poeta e drammaturgo romeno. Con M. Eminescu, è la personalità più importante della letteratura romena del secondo Ottocento. Esordì come poeta (Prima verba, 1872; Ithalo, 1878) ma a renderlo popolare fu l’attività pubblicistica legata alle riviste «Oltul» e «Literatorul» (da lui fondata nel 1880), attraverso le quali combatté l’influenza tedesca sulla cultura nazionale e pubblicò giovani poeti, come T. Arghezi. Dopo l’uscita di 2 raccolte di versi, Poesie (1882) e Excelsior (1895), di delicate inflessioni parnassiane, in conflitto con l’ambiente letterario del suo paese andò in esilio volontario a Parigi, dove compose versi e prose in francese (Bronzi, 1897; il romanzo Il calvario del fuoco, 1906). Aderì al simbolismo e ne fu il caposcuola in Romania (Fiori sacri, 1912; Il poema dei rondò, 1927).