Nome d'arte di J.-P. Crochon, attore francese. Terminato il liceo, rinuncia agli studi universitari per seguire corsi d’arte drammatica e di danza. Nel 1957 lo scopre G. Kelly, che lo fa debuttare sul grande schermo in Destinazione Parigi, cui seguono diversi altri ruoli di supporto fino all’incontro con P. de Broca per il quale interpreta da protagonista diverse pellicole di genere brillante fra cui I giochi dell’amore (1960) e L’amante di cinque giorni (1961). Classico attore francese, ricco di charme ma lontano dai cliché mascolini hollywoodiani, si raffina sempre più interpretando personaggi sfaccettati e non convenzionali come il soldato in fuga dal campo di prigionia nazista di Le strane licenze del caporale Dupont (1962), ultimo film di J. Renoir. Dà poi il suo contributo al ricco cast di Parigi brucia? (1967) di R. Clément e regge il confronto con i mattatori assieme ai quali recita in Assassinio sull’Orient Express (1974) di S. Lumet, una delle migliori riduzioni da A. Christie. È però il genio nichilista di L. Buñuel a offrirgli la parte più notevole, quella del signor Sénéchal, protagonista, con la moglie e un’altra coppia, dei ricevimenti perennemente incompiuti di Il fascino discreto della borghesia (1972). Moltissime, nella seconda parte della sua carriera, le presenze in serie televisive mentre quasi settantenne continua a farsi valere a fianco del figlio Vincent nel thriller I fiumi di porpora (2000) di M. Kassovitz. Compare per l’ultima volta in Lo scafandro e la farfalla (2007) di J. Schnabel e, con un cammeo, in Asterix alle Olimpiadi (2008) di F. Forestier e T. Langmann.