Compositore spagnolo. Allievo di C. Morales, fu maestro di cappella nelle cattedrali di Jaén e di Siviglia; in seguito fu a Madrid, Lisbona, Roma (dove conobbe i più celebri polifonisti del tempo, tra cui Palestrina e Victoria), Venezia (dove incontrò Zarlino) e in Terrasanta (1588-89; di questo viaggio G. pubblicò nel 1590 un resoconto che costituisce la fonte principale per la sua biografia). Compositore fecondo di musica sacra (pubblicò 2 libri di mottetti, 2 di messe, salmi, magnificat, vespri, sacrae cantiones) e profana (madrigali e canciones y villanescas, in forma però di laudi spirituali), alla quale si dedicò probabilmente sotto l'influsso degli autori italiani, fu particolarmente apprezzato per la sua straordinaria abilità di contrappuntista. Nelle composizioni religiose, espressione di una fede ingenua e viva, impiegò frequentemente melodie spagnole e della tradizione liturgica mozarabica.