Liviu Rebreanu è stato uno scrittore romeno. Esordì nel 1912 come autore di racconti, ma si volse poi al romanzo, pervenendo a un primo importante successo con La voce della terra (1920), rappresentazione del paesaggio tormentato della natia Transilvania e della vita miseranda dei contadini: un testo sostanzialmente collocabile nell’ambito del naturalismo. Il successivo Bosco degli impiccati (1922), vicenda di un ufficiale romeno arruolato nell’esercito austro-ungarico durante la grande guerra e costretto a combattere contro i connazionali, approfondisce l’indagine psicologica applicata alla materia sociale, e può essere considerato preparatorio del capolavoro di R., La rivolta (1932), epopea della sommossa contadina del 1907, sanguinosamente repressa.