Massimo Introvigne è un sociologo e fondatore e direttore del Centro Studi sulle Nuove Religioni (CESNUR), una rete internazionale di studiosi di nuovi movimenti religiosi. Dal 5 gennaio al 31 dicembre 2011 ha avuto nell'ambito dell'OSCE (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa) il ruolo di Rappresentante per la lotta contro il razzismo, la xenofobia e la discriminazione, con un'attenzione particolare alla discriminazione contro i cristiani e i membri di altre religioni. Dal giugno 2012 è coordinatore dell'Osservatorio della Libertà Religiosa costituito dal Ministero degli Esteri italiano in collaborazione con Roma Capitale.
Tra le sue pubblicazioni: Gentili senza cortile. «Atei forti» e «atei deboli» nella Sicilia centrale (Lussografica 2012, con Pierluigi Zoccatelli), L' isola che c'è. Le comunità protestanti in Sicilia (Lussografica 2013, con Luigi Zoccatelli), L'eredità di Benedetto XVI. Quello che papa Ratzinger lascia al suo successore Francesco (SugarCo 2013), Le domande dell'uomo. Filosofia per chi ha fretta (Passione Educativa 2013), Il segreto di papa Francesco (SugarCo 2013), Pedofilia. Una battaglia che la Chiesa sta vincendo (SugarCo 2014, con Roberto Marchesini), Sì alla famiglia! Manifesto per un'istituzione in pericolo (SugarCo 2014), I testimoni di Geova. Chi sono, come cambiano (Cantagalli 2015), Libertà dalla droga. Diritto, scienza, sociologia (SugarCo 2015, con Alfredo Mantovano e Giovanni Serpelloni) e Il fondamentalismo dalle origini all'ISIS (SugarCo 2015).