(Tolone 1922 - Parigi 2002) poeta francese. Nelle raccolte Cantici per paesi perduti (Cantiques pour des pays perdus, 1947, nt), Metamorfosi del mondo (Métamorphose du monde, 1951, nt) e Favola (Fable, 1952, nt) celebra l’alleanza cristiana tra Dio e l’uomo nella «parola» poetica. In Padre, ecco che l’uomo (Père, voici quel l’Homme, 1955, nt), riafferma la fede nella capacità della poesia di reinventare il Verbo. Seguono Incantesimo delle acque (Incantation des eaux, 1961, nt), Incantesimo del tempo (Incantation du temps, 1962, nt), dai toni liturgici. A partire da La Terra della consacrazione (La Terre du sacre, 1966) la riflessione di R. si rivolge alla dualità del linguaggio poetico, il solo capace di «dire la realtà» e nello stesso tempo remoto da qualsiasi realtà, e quindi fondativo di una dialettica permanente tra essere e non essere. Nelle raccolte successive i versi di R. assumono sempre più il carattere di percorsi iniziatici: La brace e il fiume (La braise et la rivière, 1969, nt), Il Dio di notte (Le dieu de nuit, 1973, nt), La luce del silenzio (La lumière du silence, 1978, nt), Dodici detti (Douze dits, 1980, nt), Per vuota notte avida (Par vide nuit avide, 1985, nt), Questo pozzo inesauribile (Le puit que rien n’épuise, 1991, nt), Dieci rune estive (Dix runes d’été, 1994, nt) sono tappe di una mistica adesione all’universo, alla creazione, vista come unica fonte di rivelazione. La poesia, se non può più attingere alla conoscenza assoluta, resta allegoria umana del mistero cosmico. Una scelta di poesie di R. è stata pubblicata in Italia nel 1989 con il titolo La terra della consacrazione. Una cospicua produzione saggistica ha sempre affiancato l’attività poetica di R., da Note sulla poesia (Note sur la poésie, 1970, nt), a Quando la poesia diventa preghiera (Quand la poésie devient prière 1987, nt) ad Altre note su poesia, fede e scienza, (Autre notes sur la poésie, la foi et la science, 1995, nt).