Victoria Donda è nata all'ESMA (Escuela Superior de Mecánica de la Armada) di Buenos Aires, luogo in cui i prigionieri politici erano rinchiusi e torturati durante la dittatura. Il padre e la madre erano stati arrestati e sono due dei tanti desaparecidos di cui non si è saputo più nulla. La nonna materna è Leontina Puebla de Pérez, una delle fondatrici delle Abuelas de Plaza de Mayo. Pochi giorni dopo la nascita, fatta "sparire" la madre che l'aveva chiamata Victoria, la bambina venne data a uno dei militari in servizio all'ESMA e venne registrata come figlia sua e di sua moglie, con il nome di Analía. Solo dopo quasi 27 anni, attraverso le ricerche compiute dall'Associazione "Hijos" e dalle Madre de Plaza de Mayo, venne ristabilita la vera identità della ragazza. Victoria comunque, ben prima di conoscere la sua vera famiglia, aveva preso parte attiva in movimenti e associazioni in difesa dei diritti umani. Nel 2007, assunto il nome di Victoria, quello datole alla nascita e il suo vero cognome, Donda, viene eletta deputata per il "Frente para la Victoria". Sulla sua vicenda è stato girato un documentario "Victoria" del regista Adrián Jaime, una pièce teatrale, "Dos hermanas". Ed è uscita un'autobiografia in Argentina, tradotta ora in varie lingue.
La locandina del film