Attivista per i diritti umani, per molti anni impegnato come volontario in giro per il mondo. Dall’Est Europa all'Africa fino ad arrivare in Palestina e a Gaza, dove è vissuto sino alla fine.
Collaboratore de Il Manifesto, Peace Reporter e Radio Popolare ha raccontato i giorni dell’offensiva israeliana “Piombo fuso” sulla Striscia di Gaza non solo da cronista ma anche da protagonista, impegnato sulle ambulanze palestinesi.
Il suo blog Guerrilla radio, (http://guerrillaradio.iobloggo.com/) è risultato il più visitato d'Italia nel mese di gennaio 2009. Il motto “Restiamo umani”, con cui firmava i pezzi, è apparso sugli striscioni nelle manifestazioni in solidarietà al popolo palestinese di Assisi e Roma.
Nel 2009 ha pubblicato per Manifestolibri la raccolta dei suoi interventi da Gaza nei giorni dell'offensiva isreaeliana detta "Piombo fuso": Gaza. Restiamo umani. Dicembre 2008 - gennaio 2009.
Costantemente minacciato, il 14 aprile 2011 viene rapito a Gaza. Un video pubblicato su YouTube dai rapitori, un gruppo terrorista salafita attivo nella striscia di Gaza chiamato Tawhid wal-Jihad, lo mostra bendato e legato, accusato di essere entrato a Gaza "per diffondere la corruzione". Viene inoltre lanciato un ultimatum, chiedendo in cambio della sua liberazione la scarcerazione di alcuni militanti jihadisti, detenuti nelle carceri palestinesi.
Il giorno successivo, viene rinvenuto il suo cadavere dalle Brigate Ezzedin al-Qassam nel corso di un blitz in un'abitazione di Gaza City; la morte sarebbe avvenuta nella notte tra il 14 e il 15 aprile.
L'omicidio di Arrigoni ha suscitato sdegno in tutto il mondo ed è stato condannato dalle Nazioni Unite e da molti singoli stati. Le autorità della striscia di Gaza gli hanno tributato un "saluto solenne" con centinaia di partecipanti prima del suo trasferimento verso l'Italia.