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Anno edizione: 2011
Anno edizione: 2017
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Scritta con un ritmo da galop, Zia Antonia sapeva di menta è una commedia degli equivoci che si legge in un amen. La vicenda ha inizio con l’affezionato nipote Ernesto che si reca in visita alla zia Antonia, ricoverata all’ospizio di Bellano gestito dalle suore. Entrato della stanza della congiunta, anziché notare il profumo di mentine di cui la donna fa largo uso avverte un’intensa puzza d’aglio, una stranezza, come lui giustamente considera, perché certe verdure non devono entrare a far parte della dieta dei vecchietti. Interessa così la superiora, che si prende a cuore la faccenda, tanto più che zia Antonia si rifiuta ostinatamente di mangiare fino a quando non salta fuori l’estratto del suo conto corrente bancario. Ed è il denaro, direttamente o indirettamente, il piatto forte intorno al quale c’è chi gira in modo interessato e c’è chi invece se ne tiene, apparentemente, lontano. Fra due fratelli, che prima non si parlavano, ma che ora per esigenze contingenti si riavvicinano, con un medico condotto che scopre in sé una nascosta vocazione di investigatore, con un saldo di conto corrente che, benché apparentemente non movimentato, cambia d’importo, in una perfetta vicenda degli equivoci si snoda la storia, a un ritmo costantemente elevato, da galop, appunto, come il celebre ballo ottocentesco. Poi, all’epilogo, a vicenda apparentemente conclusa, le acque si calmano ed è allora che c’è la sorpresa, una vera e propria ciliegina su una torta indubbiamente ben confezionata, e per di più leggera, snella, con una costante punta di dolce che non stanca, insomma certamente il solito romanzo di Vitali, ma con qualche cosa di più, perché altrimenti non si spiegherebbe perché nei giorni successivi alla lettura ogni tanto torni in mente, lasciando una sensazione di gradevole freschezza.
In un piccolo paese di provincia si verifica un episodio che, a prima vista, può sembrare insignificante, ma, stranamente coinvolge tutti gli abitanti di Bellano. Inaspettatamente, nella camera della casa di riposo, gestita dalle Suore, che ospita Zia Antonia, il nipote Ernesto, andando a farle visita, percepisce un forte odore di aglio. Il fatto è molto strano, poiché Zia Antonia era ghiotta solo di mentine e questo le conferiva un forte odore di menta che si diffondeva dovunque ella fosse. La Madre superiora, le altre suore prendono parte all’indagine promossa dal nipote Ernesto, un buon diavolo che è stato costretto dalle circostanze ad occuparsi della zia da quando il fratello Antonia non ne ha voluto più sapere e, pertanto i rapporti tra i fratelli sono stati del tutto interrotti. Il prevosto, il medico e altre personalità del luogo vengono coinvolte nella ricerca della causa dell’odore di aglio, anche perché stranamente Zia Antonia rifiuta il cibo e non parla più. Il medico, convocato d’urgenza, riesce a sapere il motivo di tanta riluttanza: il mancato invio dell’estratto conto da parte della banca. Come è possibile che questo documento può avere tanta importanza per Zia Antonia? Si chiedono tutti. E come mai si è rifatto vivo Antonio, l’altro nipote che non aveva voluto più saperne della Zia? Il piccolo giallo presenta risvolti inaspettati che vengono risolti, casualmente, dal dottore dopo la morte di Zia Antonia. Con una prosa fluida e scorrevole Vitali, come sempre, riesce ad intrigare il lettore, fin dalle prime pagine portandolo, gradualmente, ad esaminare più attentamente i personaggi per risolvere il giallo che, a prima vista, sembra irrilevante, ma alla fine costituisce il filo conduttore di tutto il romanzo.
Andrea Vitali ho imparato ad apprezzarlo a distanza di anno dal momento della pubblicazione del suo primo romanzo. Tra i suoi numerosi lavori che sto pian piano cercando di recuperare, quello di “Zia Antonia” è indubbiamente il meglio riuscito. Vitali ha uno stile unico, quello dei racconta storie che ti sussurrano le loro storie. Come sempre i suoi libri sono un mix di più generi. Ho affrontato la lettura senza troppe pretese, come mi era stato consigliato e ne sono rimasto favorevolmente colpito. Vitali è una garanzia, sempre e comunque.
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