(Lilla 1125 ca - Cîteaux, Côte-d’Or, 1203) teologo, filosofo e letterato francese. Formatosi alla scuola di Chartres, insegnò a Parigi e a Montpellier; negli ultimi anni della sua vita si fece monaco cisterciense nell’abbazia di Cîteaux. In campo teologico, il contributo originale di A. di L. consiste nell’aver rivendicato alla teologia una dignità pari a quella delle altre scienze. Nelle opere filosofico-letterarie, De planctu naturae (in prosa e versi) e Anticlaudianus (in versi), A. di L. concepisce la natura secondo la dottrina, di ispirazione platonica, della scuola di Chartres, e la raffigura allegoricamente come la portatrice dell’armonia e dell’ordine stabiliti dal creatore, ma continuamente violati dagli uomini che cedono ai vizi. I suoi modelli letterari sono desunti da Boezio (De consolatione philosophiae) e Platone (Timeo) e dalla mistica ebraica (in particolare l’allegoria del carro nell’Anticlaudianus).