(Uberlingen?, Costanza, 1295 ca - Ulm 1366) mistico e scrittore tedesco. Entrato a tredici anni nel convento domenicano di Costanza, seguì all’università di Colonia le lezioni di Maestro Eckhart, le cui dottrine lasciarono una netta impronta nella sua opera. Caduto in sospetto di eresia e richiamato a Costanza, fu poi per alcuni anni priore del convento di Diessenhofen e venne infine trasferito a Ulm, dove rimase per diciassette anni, attendendo, oltre che alla predicazione, alla stesura di una raccolta delle sue opere, detta l’Esemplare di Suso (Exemplar Seuses), in medio alto tedesco. Essa comprende: un’interessante Vita (Leben), la prima biografia scritta in lingua tedesca; il Dialogo della verità (Büchlein der Wahrheit, 1327), in difesa delle teorie di Eckhart; il Libriccino dell’eterna saggezza (Büchlein der ewigen Weisheit, 1328 ca.), compendio di vita contemplativa che ebbe nel medioevo una diffusione paragonabile a quella dell’Imitazione di Cristo; infine il Libriccino delle lettere (Briefbüchlein), di notevole interesse autobiografico. S. è, fra i mistici tedeschi, il più dotato di qualità poetiche: il suo linguaggio dalle suggestive intonazioni liriche si richiama ai modi del Minnesang.