Fabrizia Ramondino si è impegnata nell'azione sociale collaborando al Movimento Insegnanti Medi di Milano nel '68 e nel '69 al Centro di coordinamento campano, esperienza dalla quale è scaturito Napoli: i disoccupati organizzati (1977). Althénopis (1981) segna l'inizio della sua produzione narrativa, che conta alcuni romanzi e una raccolta di racconti (Storie di Patio, 1983).
Con Andreas F. Müller ha curato il volume Dadapolis, Caleidoscopio napoletano (1989), raccolta delle impressioni e dei giudizi che sono stati dati nel tempo sulla città di Napoli. I
l suo impegno sociale e politico è tornato attuale nel sostegno alla lotta di liberazione per il Saharawi e nel libro Passaggio a Trieste, in cui ripropone le testimonianze raccolte dalle ospiti del Centro Donna Salute Mentale di Trieste.
È morta per un malore sulla battigia vicino a Itri.