Nata a Bristol, emigrò in America nel 1827 per prendere parte alla comunità utopica di Nashoba fondata dalla femminista scozzese Frances Wright. Al suo rientro in Inghilterra scrisse il suo primo libro, Domestic Manners of the Americans (1832) che la rese famosa ed è ancora oggetto di interesse (il «Guardian» lo ha inserito tra i cento migliori libri nonfiction di tutti i tempi). Scrisse più di quaranta opere anticipando molti filoni letterari, tra cui il primo romanzo antischiavista, The Life and Adventures of Jonathan Jefferson Whitlaw (1836) che ispirò La capanna dello zio Tom, e il primo romanzo di denuncia sociale, The Life and Adventures of Michael Armstrong, the Factory Boy (1840), contro l’impiego dei minori in fabbrica. La vedova Barnaby (1839), composta al suo interno da tre volumi, è considerata la sua opera più riuscita, ed è parte di una fortunatissima trilogia con la stessa protagonista (in Italia edita da Elliot).