Gregorio di Nissa (Cesarea di Cappadocia 335 circa - Nissa 394 circa) è uno dei "grandi Padri cappadoci" ed è considerato uno dei padri della Chiesa. Nacque in una famiglia cristiana; alla carriera di retore perferì la vita ascetica, seguendo in l'esempio del fratello Basilio il quale, diventato vescovo di Cesarea (370), lo fece eleggere a Nissa. Morto il fratello, si trovò a capo degli ortodossi in Oriente e partecipò al secondo concilio ecumenico di Costantinopoli (381). Difese la sua fede contro l'arianesimo e gli pneumatomachi, tanto che Teodosio lo designò la come modello di ortodossia.
Studiò la Bibbia e gli scrittori ecclesiastici, conobbe le opere di Platone e fu inflenzato in particolare dal pensiero di Origene. La sua vasta produzione teologica comprende, tra gli altri, il Contra Eunomium, il De Spiritu Sancto, De anima et resurrectione, Oratio catechetica magna, De opificio hominis, De vita Moysis, la Vita di santa Macrina, varie opere esegetiche, trattati, sermoni e lettere.