(Lódz 1916 - Nanterre, Parigi, 2000) scrittore polacco. I protagonisti dei suoi numerosi romanzi sono per lo più uomini che si sforzano di capire la società e di inserirvisi: in Il cavallo a dondolo (1946, nt) un borghese disorientato dallo sconvolgimento della guerra; in Troia città aperta (1949, nt, che appartiene alla tetralogia Tra le due guerre) un intellettuale al servizio del fascismo. La città indomita (1946, nt) è invece un omaggio all’eroismo di Varsavia durante l’occupazione. B., in esilio dal 1981, scrisse anche racconti (Berretto rosso, 1956, nt; Ricordi del presente, 1957), il ciclo di epistole-saggi Lettere alla signora Z. (1964) e dei romanzi: La madre dei Re (1957), Modo di essere (1963, nt), Piazza del mercato (1968, nt), L’idea (1974), Irrealtà (1977, nt), Rondò (1982). Se nei romanzi B. ha indagato i complessi problemi psicologici e morali del mondo contemporaneo, sottolineando la fragilità dell’individuo, nei racconti ha messo a fuoco, in particolare, le assurdità del burocratismo, usando accenti parodistici. Il suo diario Mesi uscì a Parigi nel 1981-84.