(Lindley, Leicestershire, 1577 - Oxford 1640) scrittore inglese. È noto per l’opera in prosa Anatomia della malinconia (The anathomy of melancholy, 1621), una sorta di enciclopedia scientifico-letteraria, piena di digressioni erudite, caotica ma ricca di notizie curiose e non priva di umorismo e di originali osservazioni psicologiche. L’opera costituisce uno dei trattati più notevoli sul tema dell’umor malinconico (l’accidia medievale) visto come malattia d’amore, come possessione diabolica e infine come impronta del genio. Assai letta nel Seicento e nel periodo romantico, essa influenzò Milton e Sterne e ispirò l’Ode alla melanconia di Keats.