(Londra 1886 - Roma 1926) scrittore inglese. Di famiglia facoltosa, studiò privatamente. Nel 1908 si convertì al cattolicesimo. Inquieto, malato, visse trascinandosi per le stazioni climatiche; visitò il Nordafrica sulle orme di Gide. I suoi romanzi (Vanagloria, Vainglory, 1915; Capriccio, Caprice, 1917; Sulle eccentricità del cardinale Pirelli, Concerning the eccentricities of Cardinal Pirelli, 1926) rappresentano un estremo, prezioso prodotto del gusto liberty. Più che di romanzi, si tratta di bizzarri capricci letterari, fitti di dialoghi artificiosi, ambigui, sovente assurdi, e popolati di figure eccentricamente eleganti.