Il dottor Zivago

Non è un romanzo d'amore, nonostante la passione del medico e di Lara sia centrale, e non ha neppure una finalità politica, come invece il regime sovietico sembrava credere, tanto da impedirne la pubblicazione. Il libro di Pasternak è un magnifico romanzo che si interroga sulla vita umana, sulla dignità del pensiero e sulla natura, interna ed esterna all'uomo. La storia copre mezzo secolo e spazia dalla Russia alla Siberia, testimonia le sofferenze sociali, le speranze della rivoluzione, il clima della guerra civile, la bellezza e il dolore in tutte le loro manifestazioni. E' un romanzo denso, con una vena lirica che rispecchia la personalità del grande poeta russo; è un libro con un ritmo tutto suo, dove le aspirazioni intellettuali di Zivago hanno un ruolo primario che a tanti lettori di oggi potrà sembrare un po' fuori tempo. Ma se si entra in sintonia con la narrazione ci si accorge che tutto si stratifica lentamente, commuove e fa pensare.

Esistono libri che ti entrano dentro e non ti abbandonano più. Il Dottor Živago di Borìs Pasternàk è uno di questi. Letto in un inverno di molti anni fa, ancora oggi mi ritrovo spesso ad aprire le pagine del libro per rileggere le parti sottolineate durante la prima lettura e che ancora a molti anni di distanza non hanno perso la loro struggente bellezza. E così mi ritrovo di nuovo a perdermi nella storia di Živago e rivivere le vicende raccontate in questo magistrale romanzo: il suo ritorno dai campi di battaglia della Prima guerra mondiale; la sua professione di medico e la sua passione per la poesia; il suo destino personale che si incrocia con gli eventi storici della Rivoluzione del 1917; il suo cuore diviso per l’amore verso la moglie Tonja e l’amore verso Lara; l’incantevole scrittura e le profonde riflessioni che spesso traspirano dalle pagine di questo immenso capolavoro che nel 1958 farà conseguire a Pasternàk il premio Nobel per la Letteratura.

Libro coinvolgente che racconta le vicissitudini e gli intrecci che hanno caratterizzato la vita di un uomo vissuto nella prima metà dello scorso secolo, sullo sfondo per nulla statico di una Russia in pieno fermento. Le idee e le contraddizioni della rivoluzione sono protagoniste del romanzo forse persino di più quanto lo sia Zivago e rendono il romanzo molto dinamico e ricco di spunti di riflessione e approfondimento. La lettura del romanzo non è per niente impegnativa e ho trovato molto utile la lista dei personaggi all'inizio del libro: i personaggi secondari sono molti e per chi ha scarsa conoscenza del russo come me può risultare difficile ricordarli tutti sopratutto nella prima parte del romanzo o dopo un po' di tempo che questi non si fanno vivi e questa lista mi ha aiutato a risolvere questo mio particolare problema.