I fratelli Karamazov

E che dire di un capolavoro della letteratura ?!

Ieri sera ho finito la lettura e mi sono sentito assalire la mente da mille dubbi e un unica domanda... ho capito bene questo libro? Allora voglio subito che sia chiaro che "I fratelli Karamazov sono il più bel libro che ho letto" e neanche mi va di sviolinare sulla prosa o sulla trama ma soffermarmi su quel "leggere tra le righe" un'esistenza, una società, la chiesa, lo stato e la "mammetta Russia". Nella mia edizione Einaudi c'è alla fine uno scritto Sigmund Freud che esordisce così: Vorremo distinguere, nella personalità di Dostoevskij, quattro sfaccettature; lo scrittore, il nevrotico, il moralista e il peccatore. Come raccapezzarsi in questa sconcertante complessità? In seguito c'è un'analisi da parte di Freud su fatti narrati, che sempre per rispetto alla cara amica di lettura non scrivo, da cui evince addirittura che possa soffrire di "epilessia" di un certo grado che sfocia in seri malanni, durante i quali lui scrive, che sono causati dal mettere un freno alle sue compulsioni una delle quali è il gioco d'azzardo ma nello specifico il solo "azzardo" che gli terrà compagnia in tutta la sua vita anche se spesso lo deve reprimere.

Quando ho comprato questo libro, pensavo di non andare oltre la pagina 100. Invece è stata un escalation di interesse e curiosità. A parte qualche pausa molto lenta e dispersiva, la trama scorre abbastanza bene. Consigliato per chi si vuole immergere nelle saghe familiari.