Eclissi totale

Ambientato nella mia città, ho potuto immaginare le varie situazioni collocandosi in strade e piazze a me conosciute. Questo unito alla scrittura scorrevole, una storia accattivante e personaggi interessanti e ben delineati hanno reso il libro molto piacevole da leggere. Lo consiglio.

In questo nuovo thriller ritroviamo Marcello Tarantini, ora commissario di polizia, alle prese con un nuovo caso molto particolare costituito da una catena di sui*cidi, ognuno di questi accompagnato da un bigliettino con un messaggio legato ai problemi e ai traumi che perseguitavano le vittime. All'inizio i sospetti di Tarantini ricadono sull'influencer Denise Magnolfi e il suo ragazzo, sempre presenti sul luogo della tragedia prima che la notizia diventi di dominio pubblico. I video che condividono sui social sembrano indicarli come colpevoli per istigazione. Ma sono davvero loro i colpevoli di questa catena di tragedie? Chi è il Sui*cidatore? Per Tarantini le cose peggiorano ancora di più quando in questa catena viene coinvolta la sua amica Nora. Preso dalla rabbia verso sé stesso per non essere riuscito a fermare la strage di vite innocenti, il commissario riuscirà a risalire all'identità del vero colpevole grazie agli indizi celati... in un album dei Pink Floyd (non aggiungo altro per evitare spoiler😉). Con questo nuovo thriller psicologico l'autore ci porta dentro la psiche e la disperazione umana, narrando con grande maestria di temi delicati e lasciando il lettore incredulo e con il fiato sospeso fino alla fine. Ho trovato molto approfondita e reale la psicologia e il comportamento dei personaggi. La trama è scorrevole e coinvolgente, l'inserimento di canzoni dei Pink Floyd e altri mi ha portata sin da subito a pensare che ci fosse, in qualche modo, un collegamento con quanto stesse accadendo e la confessione finale che ha portato alla chiusura del caso è stata decisamente inaspettata.

Eclissi Totale é un thriller molto avvincente per trama, scrittura e fusione di elementi apparentemente diversi e distaccati, che trovano la loro giusta collocazione nell’epilogo. Quest’ultimo è dettagliato ed esaustivo, richiama anche al mondo dei classici gialli polizieschi in cui la spiegazione è data con sagace ironia. L’alternanza di capitoli brevi ad atmosfere più dettagliate nei capitoli più lunghi fa sì che il lettore entri pian piano nella storia e nei momenti ricostruiti delle vittime ma anche del parterre dell’indagine. Quest’ultima è presa sottogamba dalla “questora” e dal Pm… perché indagare su palesi suicidi? Ma non tutto è sempre come sembra e anche chi ha tutta l’aria di nascondere segreti, in fondo non può essere il vero colpevole! I punti forti di questo libro sono soprattutto la scrittura: scorrevole, analitica e molto precisa. All’interno troviamo molti riferimenti alla psicologia, alla professione di psicologi e psicoterapeuti, alle caratteristiche di alcuni disturbi mentali. Mi sono sembrati molto coerenti e alla luce degli sviluppi narrativi ben incastrati tra loro! Altro punto forte é l’uso di un elemento assolutamente estraneo che porta all’associazione fondamentale per concludere il caso! Tale elemento è ben trattato con cognizione di causa e gran ricercatezza! Non vi svelo quale sia, dovrete cercarlo voi tra le pagine!! Assolutamente da leggere!