Electroacoustic Works

Quando Ernst Helmuth Flammer nelle sue opere usa l’elettronica, attribuisce grande importanza all’uso del materiale sonoro registrato dai musicisti. Egli chiama il risultato della rinuncia all’uso di suoni generati sinteticamente “respirazione elettronica”. La maggior parte delle opere potrebbero essere realizzate anche con l’elettronica dal vivo, che è quanto successo con alcuni musicisti. Tuttavia, Flammer apprezza il fatto di lavorare in studio, poiché, come compositore, gli permette un maggiore controllo sul risultato sonoro, motivo per cui l’uso dell’elettronica dal vivo è stato eliminato per le ri-esecuzioni e per le registrazioni.
In questo album sono raccolte tre opere per strumento solista con feed, tutte scritte negli anni ’90, due delle quali per il violista Marurizio Barbetti: nach Vorn II … (forward II …) e … dikursiv – mit drängender Entgegnung (… discorsivo – con confutazione urgente). Quest’ultimo lavoro fa uso esclusivamente del suono della viola come materiale sorgente dell’elettronica.
Panoptikum – ein Klangmobil (Panopticum – a Sound Mobile) per sassofono soprano e nastro a 4 canali è stato originariamente concepito come una performance al Festival di Salisburgo. La versione in studio o in concerto è stata creata successivamente e in appositamente registrata da Simone Ehinger per questo album.