Bello, bello. La storia comincia in sordina e si dipana lentamente. La prima parte si direbbe di preparazione a ciò che accadrà dopo, ed è quasi più incentrata sul nuovo “ personaggio” che entra nella storia,” l’imperatore Alessandro” ( come lo chiama Luciani) che non su vicende gialle. Alessandro, sei mesi, è entrato nella vita del commissario in modo inusuale, messo in un cestino davanti a casa- come nei vecchi romanzi di appendice!- ed è impossibile per l’ascetico poliziotto non amarlo subito, non prendersene cura. Prima ancora di sapere se sia realmente suo figlio e chi sia la madre. Così, quando iniziano le morti misteriose del conte Guinigi e della sua badante polacca, ed altri omicidi legati alla piccola malavita del centro storico, Luciani indaga sempre con un occhio ed un pensiero al suo piccolo, che si porta addirittura in commissariato nel marsupio! Un tocco di tenerezza, nella storia.
L'enigma di Leonardo
È una delle estati più calde degli ultimi anni, e neanche la Riviera Ligure scampa a quell'afa che mozza il fiato. A Villa Moncalvo, il conte regge tra le mani il suo bene più prezioso. Suo padre gliel'aveva detto: "È un ritratto preso di profilo e t'inganna. Tu credi di poterlo guardare senza essere visto, in realtà è lui che legge dentro di te." Ma ora che la fine è imminente, il vecchio, senza moglie né figli, non deve rendere conto a nessuno. Forse solo a quel tesoro che nasconde da una vita, e che ora vorrebbe proteggere da mani avide. Quelle di Agnese, per esempio, la badante polacca che infatti, alla sua morte, si premura di "fare pulizia" nella casa, come giusta ricompensa per anni di fatica e dedizione. Una sollecitudine che non resta a lungo senza conseguenze. Nemmeno con Marco Luciani l'estate è molto clemente. Anche se a rubare il sonno al commissario della polizia di Genova non è il caldo, ma il pianto disperato del nuovo datore di lavoro. Alessandro è arrivato circa tre mesi prima, abbandonato in una cesta davanti alla sua casa di Camogli, e da quel momento la vita di Luciani non è più stata la stessa. Ma seppur messo a dura prova, il commissario non ha perduto il suo istinto. Sa che anche di fronte a una morte all'apparenza naturale bisogna porsi delle domande. Soprattutto se su di essa aleggia lo spettro di un capolavoro dal valore inestimabile, di cui si sono perse le tracce.
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Anno edizione:2014
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Formato:Tascabile
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