a storia e i personaggi mi hanno letteralmente conquistato. Alcuni li odi, altri li ami e non sempre c'è giustizia, non sempre tutti vanno incontro alla fine che meritano. Il libro mi ha conquistato fin dal primo capitolo, perché purtroppo sul finale cadono tutte le certezze che uno aveva dopo aver letto La cattedrale del Mare. Da lì il ritmo della narrazione è in crescendo fino a all'ultimo capitolo della prima parte. Mi verrebbe da dire che in generale l'ultimo e il primo capitolo di ogni parte siano i più tranquilli, perché per il resto non si sa mai cosa succederà. E anche quando pensi che sia finita, ecco che accade qualcosa di nuovo che ti spinge ad andare avanti, che ti coinvolge ancora di più. Penso che il ritmo della narrazione sia in qualche modo legato alla crescita del protagonista. Insomma nel primo capitolo é un bambino che scorrazza per le strade, poi nelle parti successive diventa un ragazzo e, infine, un adulto. Ma non per questo la storia diventa meno interessante! Crescendo, entri in altre problematiche da risolvere, altre avventure e in altre disgrazie. È un libro denso, che non ti permette di respirare fino all'ultimo capitolo. La scrittura é ottima, come nella Cattedrale del mare, e non tarda a farti provare rabbia, felicità e commozione. Ho trovato anche delle differenze chiave con il primo romanzo per quanto riguarda le tematiche. Primo fra tutti il tema religioso. Nel primo romanzo, la storia é incentrata attorno alla costruzione della Cattedrale e del rapporto di Arnau con la Madonna. Nel sequel, Santa Maria del Mar acquista un ruolo più marginale, anche se rappresenterà alla fine un punto di ritorno (leggendolo capirai il perché). Viene messo più in primo piano, invece, lo scontro tra cristiani ed ebrei, costretti a vivere nei ghetti. Un'altra tematica affrontata in modo diverso é quella dell'amore e della condizione sociale delle donne nella Spagna tra fine 300 e inizio 400.
Uno straordinario romanzo di lealtà e vendetta, amori e sogni, ma soprattutto di fortissime emozioni.
«Una sapiente coscienza del ritmo narrativo e un'abilità unica nello scovare personaggi originali che possano permettere ai lettori di viaggiare nel passato» - Il Giornale
Barcellona, 1387. Anau Estanyol, dopo le mille traversie che hanno segnato la sua vita e la costruzione della grandiosa Cattedrale del Mare, è ormai uno dei più stimati notabili di Barcellona. Sembra però che la città pretenda da lui il sacrificio estremo... Le campane di Santa Maria del Mar risuonano in tutto il quartiere della Ribera; rintocchi a lutto, che annunciano La morte di re Pietro. Ad ascoltare quei suoni con particolare attenzione c'è un ragazzino di soli dodici anni. Si chiama Hugo Llor, un orfano che ha trovato lavoro nei cantìeri navali grazie al generoso interessamento di Arnau. Purtroppo, i suoi sogni di diventare un maestro d'ascia si infrangono contro una realtà spietata. Al seguito dell'erede di Pietro, Giovanni, tornano in città i Puìg, storici nemici Arnau.
Periodo/Luogo/Soggetto: XIV sec., Spagna
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Edizione:3
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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astroele 14 marzo 2022STUPENDO
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Ennesimo capolavoro di Falcones, il romanzo è il seguito de La cattedrale del mare, ambientato a Barcellona prosegue con la storia di Arnau Estanyol, ormai diventato un illustre cittadino e contabile. Quest’ultimo conosce un ragazzino Hugo Llor,di soli dodici anni, che ha perso il padre in mare, Arnau lo aiuta ad avere un lavoro nei cantieri navali, ma dopo la morte di re Pietro i loro destini cambieranno.. Storia scritta davvero bene, scorrevole e con tanti colpi di scena.
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L'autore ci conduce tra i vicoli e le piazze della Barcellona quattrocentesca, con le sue luci e le tante ombre sul destino, spesso sfortunato, dei personaggi che la popolano. In questo sequel trovo anzi un ancor più marcato pessimismo, molteplici i capricci della fortuna che più spesso sbalza i protagonisti nel fango e raramente sugli allori "amari" conquistati con tanta fatica. A mio parere la scorrevolezza del libro è appesantita dalle lungaggini dinastiche sugli avvicendamenti al trono e le conseguenti guerre. Resta un bel ritratto storico farcito da ingredienti saporiti e spaccati di vita reale anche se non sempre positivi e gradevoli.
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