L'esercizio del «giusto giudizio». Dialoghi manzoniani sull'idea di responsabilità e i fondamenti della giustizia - copertina
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L'esercizio del «giusto giudizio». Dialoghi manzoniani sull'idea di responsabilità e i fondamenti della giustizia
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Descrizione


Che cosa rende ‘giusto’ l’esercizio del ‘giudizio’? Quanto, come e perché il ‘giudicare’ non si lascia ridurre al semplice ‘spiegare’? Queste le domande che si dischiudono non appena si mette a tema il ‘giudizio’, tanto più in un contesto socio-culturale, oltre che giuridico-istituzionale, nel quale si assiste, a tutti i livelli, a un ‘infuriare’ di giudizi ‘sommari’, il cui assordante rumore di fondo sembra renderci orfani di giudizi veri e, appunto, giusti. Le opere letterarie prese in considerazione in questo volume lasciano intravedere spiragli di risposta a tali secolari quesiti dell’umanità. La Storia della colonna infame, che è il luogo del giudizio e del giudizio sul giudizio, ma anche I promessi sposi, dove il giudizio è più squisitamente narrativo, pongono le basi per scandagliare, con Alessandro Manzoni, la dimensione etica della vita e il delicato equilibrio tra giudizio e comprensione. Un interrogativo che si ripropone nel dialogo con Leonardo Sciascia e Primo Levi, ma anche con molti altri autori e pensatori, attualizzato, ad esempio, nella serrata discussione critica con la tendenza, espressione di una crescente ‘ansia punitiva’, a mal sopportare i tempi e i vincoli di garanzia dello stesso procedimento penale, in favore del ben più rapido, ed emotivo, ‘giudizio mediatico’. Congiungendo competenze teoriche e sensibilità applicative, esperienze giuridiche e prospettive filosofiche, sociologiche, psicologiche e criminologiche, il volume incoraggia il lettore, tanto più quello interessato al livello di civiltà giuridica (e, dunque, di civiltà tout court) della società in cui vive, a dipanare l’intreccio tra responsabilità, giudizio, riparazione e pena, «tutte categorie che evocano situazioni di sofferenza». La risposta alla perturbante domanda «Ma come rispondere diversamente?» sta nel prendere sulle spalle un «pezzetto della croce della società», aprendosi a un’idea di giustizia come ascolto e attenzione.

Dettagli

27 giugno 2025
Libro universitario
504 p., Brossura
9788834357873
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