L' Europa delle nazionalità
La transizione dall'Europa conservatrice e reazionaria all'Europa delle nazionalità e dei fermenti liberali e democratici, il passaggio dalla "politica pura" del '700 dinastico e riformatore alla "politica nuova" dell'800 liberale e democratico: ecco il tema di questo suggestivo e articolato affresco di storia europea. Grandi figure dominano il periodo: il principe di Metternich con il culto illuministico dell'equilibrio fra conservazione e reazione, lo zar Alessandro con la Santa Alleanza, Luigi Filippo di Orleans con la "monarchia borghese", Napoleone III col mito del grande avo e poi i protagonisti dei moti europei. Il "problema italiano" è un "problema internazionale": Valsecchi rifiuta l'italocentrismo storiografico. Il 1848 ispira a Francesco Hayez un quadro, riprodotto in copertina, dove si vede l'Italia sotto forma di fanciulla col seno scoperto in malinconica meditazione avendo tra le mani un crocifisso e un volume che rappresenta la storia d'Italia. Il 1848 è qualcosa di più che non una delusione: è il travaglio di un mondo in formazione, l'avvio della grande rivoluzione che muterà il volto d'Europa: la rivoluzione delle nazionalità.
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Anno edizione:2006
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