Diversi sono i libri che ho letto su questa traccia: l'ipocrisia della borghesia americana, spesso li bramo avidamente. Questo libro non mi ha delusa, mi sono affezionata immediatamente ai Mulvaney e alla loro caotica e variegata fattoria; tuttavia, così come gli abitanti di Mt. Ephraim, dopo il "fatto" che porta progressivamente al crollo apparente di questa famiglia, ho iniziato anch'io a odiarli (non tutti), e credo che questo fosse proprio l'intento della scrittrice. Non ho sopportato come si sia sacrificata una figlia pur di salvare un padre e salvare soprattutto le apparenze. Il libro è scorrevolissimo e si divora, la narrazione è alternata da flashback del passato utili a comprendere dialoghi e decisioni del presente. La scrittura è semplice, pulita e lineare. Mi piacerebbe molto vederne un adattamento cinematografico.
Una famiglia americana
In Una famiglia americana Joyce Carol Oates ci porta dentro il cuore nero della società borghese. Un mondo tanto affabile quanto spietato nei confronti di chi infrange le sue regole e in cui inevitabilmente ci si ritrova nel contempo vittime e carnefici.
«Per parecchio tempo ci avete invidiato, poi ci avete compianto. Per parecchio tempo ci avete ammirato, poi avete pensato Bene! È quello che si meritano.»
In "Una famiglia americana" Joyce Carol Oates ci porta dentro il cuore nero della società borghese. Un mondo tanto affabile quanto spietato nei confronti di chi infrange le sue regole e in cui inevitabilmente ci si ritrova nel contempo vittime e carnefici. Tutti ammirano i Mulvaney, tutti li invidiano. Una famiglia allegra, numerosa, perfetta. Nella loro fattoria da fiaba nel Nord dello stato di New York regna la concordia. Michael, il padre, ha un'impresa edile ben avviata ed è un rispettato membro del Country Club. Sua moglie Corinne è una donna attiva, profondamente religiosa e con la passione per l'antiquariato e la politica. Dei figli, Mike junior è un campione di football, Patrick uno scienziato in erba e il piccolo Judd la mascotte della squadra. Poi c'è lei, la dolce Marianne: studentessa modello, sempre attenta agli altri, si affaccia con un po' di ingenuità ai suoi sedici anni. Nel giorno di san Valentino, dopo il ballo della scuola, le accade qualcosa di terribile. Un «incidente» innominato e innominabile che devasta la serenità della casa. In un attimo la famiglia perfetta non esiste più: ciascuno combatte la propria lotta in nome della giustizia, della vendetta o del perdono, tutti si trasformano e allontanano. Per ritrovarsi, i Mulvaney hanno di fronte una lunga strada, un cammino in cui ognuno, liberato dall'obbligo di incarnare la perfezione, dovrà diventare semplicemente
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Autore:
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Collana:
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Anno edizione:2023
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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valentinad99 02 gennaio 2025Straordinario
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Silvy 29 dicembre 2024Consigliato
Joyce Carol Oates con stile fluido, leggero e scorrevole, ci racconta della morte inaspettata e violenta di una madre. Da questo evento doloroso le due figlie affronteranno il lutto e la mancanza in modi diametralmente opposti e completamente diversi da come prima intendevano il vivere. L’autrice sembra dirci che il dolore ci cambia e può far mettere fuori parti di noi completamente nascoste o mascherate grazie a meccanismi di emulazione o di opposizione. Un libro consigliato.
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Silvia 27 dicembre 2024
Troppo triste
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