Massimo Franco descrive efficacemente la parabola di Bettino Craxi, da uomo dal potere incontrastato sul PSI che era riuscito a scalzare la DC dal decennale predominio sulla politica italiana, circondato da seguaci e da adulatori interessati, ad esule rifugiatosi ad Hammamet per evitare le condanne dei tribunali a seguito delle inchieste che scoperchiarono la rete di finanziamenti occulti del suo partito. Craxi appare nella duplice veste del politico di razza temuto e stimato anche dai capi di stato stranieri ed in quella del famelico percettore di tangenti, tra l'altro mai ritrovate fisicamente. L'autore rende perfettamente il profilo psicologico dell'uomo che si sente perseguitato e vittima di un complotto, abbandonato da tutti, che cerca e spera nella vendetta ed in una rivalsa che non arriverà. E la parabola si conclude con la fine tragica di Craxi che muore consumato dal diabete e del PSI che non gli sopravvive divorato dai debiti.
Il fantasma di Hammamet. Perché l'ombra di Bettino Craxi incombe ancora sull'Italia
Hammamet è il luogo scelto da Bettino Craxi per sfuggire ai processi di Mani pulite: una villa in Tunisia sulla «collina degli sciacalli e dei serpenti». Ma è anche la metafora politica della fine della Prima Repubblica e delle sue scorie mai del tutto smaltite. Per questo, rileggere quella vicenda surreale può apparire archeologia politica, ma è una questione aperta e attualissima. Chiama in causa la questione del primato della politica e il rapporto con la magistratura, che tuttora ci riguarda nella sua conflittualità. Fornisce una chiave attraverso cui ripercorrere il declino e l’agonia di un partito, il PSI, e soprattutto dell’uomo che lo aveva plasmato, cercando in parallelo di riformare l’Italia. Racconta la parabola di uno dei politici più potenti e controversi della storia nazionale, travolto dalle inchieste sulle tangenti. Ecco perché, a venticinque anni dalla morte di Craxi, questo libro, nato nel 1995 da decine di testimonianze dirette e da incontri riservati in quella che per i magistrati e una gran parte del Paese era la sua latitanza tunisina, e per i familiari e i socialisti il suo esilio, viene qui riproposto in una nuova edizione ampliata. È un documento che racconta in modo vivido i legami, le ipocrisie, le trame inconfessate che hanno unito la Prima e la Seconda Repubblica: dalla famelica corte finita nell’isolamento, al «tesoro» inghiottito in un labirinto dei prestanomi. Si materializzano attentatori misteriosi, vassalli e nuovi pretoriani, vescovi e donne, statisti, spie e faccendieri. E tutti ruotano intorno a Craxi. È lui il fantasma di Hammamet di cui l’Italia potrà liberarsi soltanto quando sarà riuscita a fare i conti con sé stessa, senza rimuovere le proprie latitanze interiori.
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Anno edizione:2025
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utente_2147 28 gennaio 2025
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