Lascia un po' d'amarezza questo film, nel cuore più che negli occhi. Perché se a intrattenerci sono gli effetti speciali stratosferici, le immagini mastodontiche dalla imponente potenza visiva, non sono equilibrate le battute, indirizzate a un teen target. Una love story che tocca i toni della commedia romantica strappalacrime, le insistenze su un'iconografia che Sam Raimi avrebbe potuto evitarci non contribuiscono poi alla visione sperata. Ma oltre un Hulk incattivito c'è una storia umana che colpisce lo spettatore più sensibile: quella di un fallito che ha provato invano un'escalation sociale, quella del perdono fraterno e dell'immolazione alla causa dell'amicizia. Non manca nulla quindi al supereroe di turno. Eccetto i canoni che avrebbero dovuto rispondere ai fan del regista che ha rivelato la propria bravura fin dalle prime opere e che forse sta venendo riscucchiato dal vortice degli effettismi e della disumanizzazione da videogame.
