Fargo

in "Fargo" dei fratelli Coen, quasi tutti i personaggi sono ossessionati da una sola cosa: il denaro. Tutto o quasi ruota attorno ai soldi, e tutti li cercano: dal protagonista al suocero (che in un primo momento addirittura rifiuta di pagare il riscatto per liberare la figlia rapita), fino ad arrivare ai due criminali. In questo scenario, fatto di lande innevate e boschi invernali, l'unico personaggio positivo è incarnato dalla detective interpretata da una grandissima Frances McDormand. Il ritmo e la narrazione sono perfetti, così come la messa in scena dei Coen: maestosa la regia, con i suoi lunghi silenzi e tanta camera fissa, che riesce, unita ad una fotografia altrettanto eccezionale, a rendere magnificamente l'atmosfera dei paesaggi inquadrati. Un giallo, ispirato ad una storia vera, dalle tinte grottesche, unito ad una leggera comicità e a tanta voglia di raccontare con le immagini, alcuni dei lati più subdoli e oscuri dell'animo umano. Vivamente consigliato a tutti gli amanti del buon cinema.

Giù il cappello. Se qualcuno cercasse un modello di riferimento per capire come girare e dare ritmo ad una narrazione, dovrebbe prendere "Fargo" e metterselo davanti a ciclo continuo. Non una sequenza che duri più o meno del necessario, non un fotogramma fuori posto. Anche il grottesco, un ingrediente spesso difficile da gestire, si inserisce perfettamente nello spirito del film, dove l'ironia della sorte la fa da padrona come nel grande "Rapina a mano armata" di Kubrick. C'è perfino uno slancio di morale nelle ultime battute di Frances McDormand. E se pensiamo che stiamo parlando dei fratelli Coen, è grasso che cola.

I fratelli Cohen con questo giallo animato da personaggi incisi come sulla roccia raggiungono la vetta della loro arte. La storia si snoda tra piccoli colpi di scena portando lo spettatore in un crescendo verso la tragedia, verso l'inevitabile finale. La lotta tra bene e male si conclude con il raggiungimento della pace e dell'equilibrio assegnando il giusto destino ad ognuno dei protagonisti. Dominato da un clima gelido fatto di neve, di abiti pesanti e di caffè caldi, lo scenario viene fatto recitare in maniera perfetta dai due fratelli registi. Consigliatissimo.