Il fattore maya. La via al di là della tecnologia

La cosa che più mi ha colpito di questo libro è stata l'esposizione della filosofia dei Maya come visione dell'Universo pensato non solo concependo sue singole parti in un'incessante ed eterna comunicazione armonica tra loro, ma per essi vedevano quest'Universo come un unico oceano nel quale le vibrazioni provocate da un qualsiasi movimento di una pur più piccola parte di esso viene avvertita dall'intero oceano universale. Quindi tutti noi, insieme a tutte le altre cose dell'Universo, siamo corresponsabili di tutta la salute del intero "corpo universale". Dunque i Maya, come tanti altri popoli cosiddetti preistorici e sicuramente pre-scientifici, avevano la stessa conoscenza che una parte della scienza odierna ha acquisito in secoli di studi e solo con numerosi strumenti supertecnologici. A questo punto ci sarebbe da chiederci: "ma questa tecnologia ci fa conoscere di meno o di più di quanto già conoscevano questi nostri antenati?" Sicuramente possiamo asserire di essere più ignoranti di loro per il semplice fatto che con questa tecnologia stiamo distruggendo la Natura, il nostro pianeta e con essi anche noi stessi.