Fazendas, café, cana-de-açúcar, vinha e uvas. Marchigiani in Brasile
Dopo una carrellata sull’emigrazione italiana in Brasile, l’autrice si addentra nell’era del caffè che segue quella dello zucchero e dell’oro e che finirà per dominare la vita economica, culturale e sociale dell’intero Paese. Lo sviluppo urbano di Campinas, Araraquara, Riberão Preto e Piracicaba appare fin da subito impressionante ma l’espansione più grande è quella che vivrà São Paulo (al tempo decima città del Paese sul piano demografico), tanto che i suoi abitanti (e gli immigranti che vi giungono da ogni parte) si moltiplicano vertiginosamente nello spazio di pochi anni. Seppur indirettamente, il caffè ci introduce alla parte centrale del libro attraverso l’emigrazione di 22 famiglie ascolane che nei primi anni Cinquanta lasciarono le Marche dopo aver acquistato terreni agricoli in Brasile. Ingannati dallo Stato italiano, si ritroveranno a vivere in regime di semi-schiavitù nelle fazendas di caffè e canna da zucchero da cui fuggiranno di notte grazie all’aiuto di un sacerdote veneto. Abbandonato il sogno che li aveva spinti oltreoceano, si rimboccheranno le maniche, ricordando le parole del leader del gruppo: 'I primi dieci anni sono sempre terribili, si sa, ma dopo passa'.
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Anno edizione:2023
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In commercio dal:22 giugno 2023
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