Fernando Costa. Ediz. francese e inglese
Fernando Costa nasce a Sarlat, nella Dordogna ricca di alberi di noce. Due anni prima, i suoi genitori erano arrivati in Francia a piedi dal Portogallo per fuggire dalla dittatura di Salazar. Suo padre era un abile tagliatore di pietra. Anche Fernando Costa è un abile tagliatore, tanto da trasformare una tipologia di oggetti che tutti conosciamo: i cartelli stradali. Costa taglia i cartelli smaltati, ricompone i segnali, li traduce in segni, in poesie. Il risultato è sorprendente. I suoi quadri, come ama definirli, sono di metallo. Alcuni sono figurativi, cugini della Pop Art, ma animati da una volontà narrativa e sensibile poiché mettono in scena personaggi e momenti tragici o comici che hanno toccato lo scultore nel corso della sua vita: Simone Veil, Robert Badinter, il ciclista Tom Simpson, i Beatles, Josephine Baker (la “Venere d’ebano” che ha vissuto in Dordogna, al Castello des Milandes, dal 1937 al 1969). Altri giocano con un’astrazione figlia dei cubisti e della musica meccanica di Edgar Varèse. Tutti testimoniano una libertà, un movimento, un’energia, un gioco fisico di colori primari. In formato tascabile o in trittici maestosi, le opere di Costa compiono qualcosa di molto prezioso: impregnano il metallo di emozioni.
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Anno edizione:2018
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In commercio dal:30 giugno 2018
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