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Una piccola ma sostanziosa raccolta di poesie che racchiude in poche pagine tutte le sfumature di una grandissima e meravigliosa città: Buenos Aires. La varietà di ambienti, di luoghi, la storia e le contraddizioni dell' amata patria di Borges -differentemente da quanto il titolo possa far pensare - non sono lo spunto ed il soggetto di questi versi, ma il sottofondo e l'armonia che li lega, quasi come a volerne fare un dipinto. Leggendo queste poesie si ha l'impressione di entrare con assoluta immediatezza nei più intimi pensieri che affollano la testa di un giovanissimo Borges mentre passeggia per le "strade indolenti del quartiere, quasi invisibili per abitudine, dolci per la penombra e il tramonto e quelle più in periferia, deserte di alberi pietosi". Ogni poesia percorre un "avventura spirituale" del poeta, calato all'interno dei luoghi della sua memoria più intima. Ho trovato meraviglioso cogliere tra queste pagine il carattere architettonico di questa città in cui i "quattro infiniti attraversano ogni crocevia" e le case sono "quadrettate in isolati differenti e uguali come se fossero monotoni ricordi ripetuti di un unico isolato". In esse vi è sempre un rapporto diretto con la città, con la natura e con il poeta: sono a patio, con un cortile o un atrio, hanno giardini o pozzi, le loro facciate "di tinte delicate come il cielo" hanno balconi o grandi terrazze. Ognuno di questi luoghi in cui Borges immerge i propri pensieri, viene colto in un momento particolare della giornata: il passaggio di tempo che va dal tramonto all'imbrunire, gli attimi in cui la città e la natura -insieme- assumono le sfumature piu' commoventi. Avverso ai caratteri della città moderna, Borges trova nella zona marginale della periferia, tra le le strade dei sobborghi che si perdono nell'immensità della pampa, nelle piazze, nei cimiteri e nei saloni vuoti di quelle "modeste case", la quiete necessaria per un rapporto intimo con le cose che originerà i grandi temi della sua poetica. Leggendo "Fervore di Buenos Aires" mi sono immersa nel cuore di una città che non avrei mai creduto di poter vedere e me ne sono innamorata, attraverso le immagini che gli occhi di uomo senza vista - e geniale- mi hanno saputo regalare.
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