"Regista e attore francese. Dopo gli studi all'Accademia di belle arti e alcune esperienze come attore teatrale, passa alla regia e si segnala come talento emergente alla Mostra di Venezia nel 1960 con il cortometraggio L'amour existe (L'amore esiste) sulla vita nella banlieue parigina. Nel 1970 gira per la televisione lo sceneggiato realistico La maison du bois (La casa del bosco), che considera una tra le sue opere più riuscite. Il successo cinematografico arriva con L'amante giovane (1972), storia di una coppia piccolo-borghese in crisi, alla disperata e vana ricerca della felicità. Le pellicole successive approfondiscono tematiche a lui care, già ben visibili al suo esordio: il documentarismo autobiografico, la volontà di indagare le psicologie dei personaggi, il caos narrativo, il lucido e attento sguardo sull'inquietudine adolescenziale, lo studio sull'amore corrotto dal tempo e dalla noia, la disgregazione dell'unità familiare; tutti temi affrontati con un linguaggio personale che allontana ogni tentazione melodrammatica a favore di un realismo ricco di tensione e dalle atmosfere rese soffocanti da un montaggio antispettacolare con lunghi piani-sequenza e abbondanza di primi piani. Tematiche banali soltanto in apparenza, ribaltate da uno sguardo indagatore e «scomodo», sono al centro del passionale Loulou (1980) con I. Huppert e G. Depardieu (attore che utilizzerà spesso in seguito, come sorta di suo alter ego), del rabbioso Ai nostri amori (1983) con un'esordiente S. Bonnaire, del giallo Police (1985), del tormentato e contestato Sotto il sole di Satana (1987, vincitore della Palma d'oro al Festival di Cannes), del biografico Van Gogh (1991) e di Le Garçu (1995), che ricalca la vita personale del regista. Particolarmente a suo agio dietro la mdp, raramente veste panni attoriali, anche nei suoi film: lo si ricorda nell'efficace ruolo del padre della tormentata protagonista di Ai nostri amori (1983)."