"Nome d'arte di Pierre-Jules-Louis Laudenbach, attore francese. Inizia giovanissimo a recitare in teatro accanto allo zio, l’attore C. Garry, e nel 1915 entra alla Comédie-Française. Appare in seguito anche sul grande schermo, seppure saltuariamente (Le petit Jacques, Il piccolo Giacomo, 1923, di G. Lannes e G. Raulet; La vergine folle, 1928, di Luitz-Morat). Il suo primo grande successo cinematografico lo ottiene nell’epoca del sonoro con Marius (1931) di A. Korda, adattamento del primo episodio della trilogia di M. Pagnol, di cui interpreta anche il secondo e terzo episodio (Fanny, 1932, di M. Allégret, e César, 1936, dello stesso Pagnol), recitando con un perfetto accento marsigliese costatogli una lunga preparazione. La sua tecnica attoriale gli consente di incarnare i personaggi più disparati, dall’agente inglese di L’uomo che sapeva troppo (1934) di A. Hitchcock al marchese in miseria di Il romanzo di un giovane povero (1935) di A. Gance, dal nobile ufficiale Boëldieu di La grande illusione (1937) di J. Renoir al commissario di L’assassino abita al 21 (1941) di H.-G. Clouzot. Diretto da quest’ultimo in Il corvo (1943), raggiunge qui il vertice della sua carriera nei panni del medico di una cittadina di provincia francese vittima di inquietanti accuse anonime."