Finalmente domenica

Un irascibile e deciso uomo d’affari, Duke Warren, ci racconta ora per ora, passo per passo, le sue vicissitudini: settantadue ore che lo vedono - ancor prima che imputato per uxoricidio - condannato moralmente dagli abitanti della cittadina di Carthage (Louisiana ), dove è sempre vissuto. In questo spaccato d’America anni ’50 non mancano certo uno sceriffo dallo sguardo di ghiaccio e un aiuto sceriffo tutto muscoli e parlantina, mentre un’efficiente segretaria fa da filtro - dal giovedì alla domenica mattina - tra l’ufficio di Duke e i “sospetti della città “. Charles Williams, americano di San Angelo - suoi i noir da cui il cinema ha attinto le trame di “Finalmente domenica!”, di François Truffaut (1983, con Jean-Louis Trintignant), e di “Ore 10 calma piatta”, per la regia di Philip Noyce (1989, con Nikole Kidman) - in queste pagine descrive bene le indagini di Duke non lesinando momenti d’azione. Sarà lui a esser sempre un passo avanti a tutti nell’ affannosa ricerca dell’assassino della moglie investigandone il passato, a volte losco, e ricostruendone gli spostamenti. Lettura scorrevole e avvincente, verso il finale - dove lo scrittore ci regala in una manciata di righe un “ bel lieto fine” - la voce narrante di Duke rallenta per lasciar spazio all’ istinto femminile: l’intuito della segretaria ci offrirà le ultime, belle pagine di suspense.