La fine della virtù. Gracián, La Rochefoucauld, La Bruyère
Attraverso un'analisi delle riflessioni dei tre autori, vengono messi a fuoco i mutamenti delle concezioni morali nel Seicento, soprattutto per quel che concerne l'interpretazione delle passioni e delle virtù nella natura contraddittoria dell'uomo. Il concetto di virtù non ha più solo un significato strettamente morale, ma ne acquista uno più generale di "arte e tecnica" nella prospettiva della più razionale costruzione che di sé l'uomo possa tentare. In particolare, la virtù morale viene considerata "maschera" e "strategia" delle passioni, che si rivelano così essere le autentiche motivazioni dell'uomo.
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Anno edizione:1993
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