L’ultimo libro del capolavoro letterario di Karl Ove. Dopo così tanti libri riesce comunque a mantenere vivo l’interesse e a far scoprire cose nuove della sua vita e del suo stile letterario.
Fine
Lo straordinario e mostruoso ultimo volume della serie monumentale di Karl Ove Knausgård, La mia battaglia.
«Forse l'opera letteraria più significativa dei nostri tempi» - The Guardian
«È uscito l'ultimo volume del colossale memoir dell'autore norvegese, che in totale conta 4.145 pagine. Dentro c'è tutto: una mappa in scala uno a uno della sua vita, convinto che la sincerità corrisponda alla verità. Ma non è detto» - La Lettura
Knausgård descrive il periodo particolarmente turbolento antecedente la pubblicazione del primo volume de «La mia battaglia» che coinvolge sia la sua vita familiare sia la sua identità di scrittore. Durante la stesura del romanzo non aveva pensato né tenuto conto di come avrebbero reagito le persone coinvolte e descritte nel testo. Lo zio però si incaponisce e si prodiga per distruggerlo, accusandolo di mentire già nell'esposizione di fatti che secondo lui non sono mai esistiti. Il suo intervento costringe Karl Ove a togliere il nome del padre dal romanzo, dove può nominarlo ricorrendo unicamente alle parole "mio padre". A partire da questo, Knausgård comincia a meditare sull'importanza che il nome ha nell'identificare una persona reale e/o un personaggio, si sofferma su due poesie di Paul Celan scritte dopo la fine del nazismo e così dà inizio a una lunga riflessione sul Mein Kampf e sul nazismo, che Knausgård si sforza di leggere non come viene visto con gli occhi del "dopo", di chi sa che quelle parole si sono trasformate in un'ideologia dell'odio che si è materializzata in morte e distruzione, ma con gli occhi del momento storico, culturale, politico contingente alla sua stesura e di chi era Hitler allora, un giovane disilluso, artista mancato, dotato di un ego enorme, narcisista, che non amava essere contraddetto, ma che non era ancora l'incarnazione del male che sarebbe diventato in seguito. L'ultima parte del romanzo affronta la crisi familiare scatenata dalla malattia di Linda, che soffre di disturbo bipolare, e dalle sue reazioni nel momento in cui legge quello che il marito ha scritto di lei nei libri precedenti.-
Autore:
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Anno edizione:2020
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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S.D 07 dicembre 2021Opera conclusiva
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Scrittura particolarmente ricca di descrizioni e dettagli, si intuisce la profonda cultura dell'autore. "Fine" è l'ultimo della serie "La mia battaglia": sei volumi di veloce lettura nonostante la loro complessità. Consigliatissimo. Scrittore da me amatissimo! Traduzione esemplare!!!
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il libro è bellissimo, da quando l'ho finito di leggere ho un senso di vuoto. se davvero è l'ultimo mi mancherà molto.
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