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Anno edizione: 2021
Anno edizione: 2020
Anno edizione: 2020
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È una splendida mattina di primavera, la città è illuminata da una luce perfetta, nell'aria l'odore del mare si mescola al profumo del glicine, della ginestra, dell'anemone. Della rosa. Come può venire in mente di uccidere qualcuno in un giorno come questo, in un posto come questo?
Savio Niola, proprietario di uno storico chiosco di fiori, è stato ammazzato. Un delitto che sconvolge Pizzofalcone, perché l'anziano era amato da tutti nel quartiere. Lo consideravano una specie di «nonno civico», che non avendo una famiglia propria si prodigava per quelle degli altri. Chiunque si rivolgesse a lui poteva contare su una parola gentile, su un po' di attenzione, se necessario su un sostegno materiale. Eppure è stato letteralmente massacrato. Chi può avere tanto odio, tanta rabbia in corpo da compiere un gesto simile? Poco tempo prima l'uomo si era esposto contro il racket che taglieggia i commercianti della zona, ma la pista della criminalità organizzata non convince i Bastardi, ancora una volta alle prese con un caso difficile da cui, forse, dipendono le sorti del commissariato. Un commissariato che, per loro, è ormai molto piú di un luogo di lavoro. Come per Savio era il suo chiosco.
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Un classico
Nel quartiere di Pizzofalcone, all’alba, viene rinvenuto il cadavere del fioraio, sorpreso probabilmente mentre stava sistemando il suo chiosco all’apertura e brutalmente massacrato. È un uomo molto amato nella zona perché sempre disponibile ad aiutare gli altri, profondo conoscitore del linguaggio dei fiori e delle storie e leggende che si narrano su di essi. Primo tema accennato è quello del pregiudizio razziale, poi quello dell’intolleranza nei confronti del diverso da un punto di vista sessuale. Continuano le vicende personali dei Bastardi di Pizzofalcone. Piacevole lettura.
Siamo arrivati all'undicesimo romanzo che ha come protagonisti i poliziotti del distretto di Pizzofalcone: più si va avanti e più le situazioni personali dei protagonisti si mescolando con i casi che devono risolvere. Stavolta devono trovare il colpevole dell'omicidio di un anziano fioraio, un uomo ben voluto da tutti e molto sensibile, capace di donare il fiore adatto a ogni tipo di situazione. I Bastardi però devono fare alla svelta; nonostante la loro bravura a risolvere i casi, sono sempre a rischio chiusura, ma stavolta più per le gelosie e le invidie che stanno suscitando ai piani alti delle loro rappresentanze. Come al solito il romanzo è corale, con Lojacono sempre un po' più protagonsita degli altri: stavolta viene un po' meno la figura di Romani mentre protagonista (quasi) assoluta è Vittoria, la figlia inteligentissima del vicecommissario Elsa Martini che di certo farà il bello e il cattivo tempo nelle prossime avventure. Meno bello dei precedenti, ma comunque un buon romanzo, non troppo lungo ma sempre un po' noioso nei vari capitoli, necessari, in cui si va a divagare un po' troppo.
Recensioni
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